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| L'impostazione del blog non è super partes, in relazione al contrasto tra Breznev, Mao e Hoxha; ciò potrebbe essere espressione di due fenomeni: a) metafisica, in quanto si crede di poter stare al di sopra degli aspetti di una contraddizione in cui noi stessi ci troviamo oppure b) insipienza, mancanza di conoscenza sul contrasto stesso e quindi impossibilità di pronunciarvisi. La linea del blog, invece, prende apertamente posizione a favore del primo dei tre contendenti, Breznev, i cui scritti non sono ancora presenti in rete, se non nella forma di singole citazioni, ma che viene rappresentato dal manuale di Economia Politica e da quello di A. Sceptulin, risalenti alla sua epoca, oltre che dagli scritti di Mikhail Suslov. Ciò non implica affatto il rifiuto totale dell'apporto teorico e pratico di Mao e di Hoxha; da loro si prendono gli elementi positivi e si scartano quelli negativi. In questo elenco sono stati inseriti gli scritti di Mao che hanno una valenza universale, considerata valida dal movimento comunista nel suo complesso (anche se certi hoxhaisti criticarono anche le tesi ivi esposte); Mao era infatti considerato un eminente teorico marxista già prima della morte di Stalin, come si nota leggendo il Piccolo dizionario filosofico, a cura di Judin e Rosenthal, pubblicato nel 1955. Non esistono invece scritti di Hoxha dall'importanza universale o comunque parogonabili alle opere filosofiche di Mao.
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