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Il principio della partiticità nella letteratura, A. Metčenko

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view post Posted on 2/8/2014, 14:30

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Da «Oktjabr’», n. 6, 1966:


A. Metčenko

Il principio della partiticità nella letteratura


… Ed è stato proprio il fatto di mettere da parte la partiticità e il classismo a determinare gli errori di alcuni scrittori e critici. Coloro che dimenticano la lotta di classe che ha luogo nel mondo, il fatto che la letteratura è parte della causa internazionale della edificazione del comunismo, perdono, naturalmente, l’elementare capacità di distinguere la critica dalla calunnia, un’opera sovietica da un’altra antisovietica. Costoro perdono l’esatta cognizione dei valori morali ed estetici anche se amano più di tutto richiamarsi proprio a questi valori, però da posizioni astratte, fuori dal tempo, estetizzanti. Si è persino trovato qualcuno incline a qualificare il tradimento come monelleria innocente e i volgari lavoretti di rabbiosi antisovietici di professione come «opere d’arte»… E benché si tratti di fenomeni isolati, essi sono legati alla riattivizzazione dell’anticomunismo, alla sua insistente «attenzione» per la letteratura sovietica e questo ci deve indurre a curare maggiormente il nostro armamento ideologico.
Soltanto occupando una posizione attiva nella vita sociale, soltanto tenendo sempre presente il fatto che l’umanità apprezza nel cittadino sovietico anzitutto la sua qualità di rappresentante del mondo comunista (di questo ha scritto Majakovskij e ha parlato al congresso, con passione, M. Šolokhov), noi siamo in grado di perfezionare anche i nostri criteri etici ed estetici.
Tutta l’esperienza della letteratura sovietica insegna che il principio leniniano della partiticità era e rimane l’unico criterio sicuro, capace di portare avanti e di innalzare.

Edited by Andrej Zdanov - 2/8/2014, 23:44
 
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