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Brezhnev e URSS: l'apogeo dello sviluppo socialista, Michele Madji

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view post Posted on 2/8/2013, 20:15

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Dati sull’economia e sullo sviluppo tecnologico nell’era di Leonid Brezhnev’ (1964-1982).
L’industria sovietica nel periodo del socialismo sviluppato è caratterizzata da un rinnovamento strutturale dell’apparato di produzione,crescita esponenziale dell’industria pesante,sviluppo dei nuovi settori industriali(industria aerospaziale,strategico-militare etc.),e modernizzazione degli impianti dovuti alla rivoluzione tecnologica.
Dopo la presa di potere di Leonid Brezhnev,il comitato centrale del PCUS decise di dare una nuova boccata d’ossigeno all’economia sovietica che,nonostante gli incredibili traguardi raggiunti nella prima parte della durata di legislazione di Khrushov’,era entrata a partire dai primi anni sessanta in una rapida fase di declino.
Brezhnev’ decise di riprendere immediatamente le tecniche per lo sviluppo economico che aveva utilizzato già Stalin durante gli anni 30 e 40’ e che erano state considerate inopportune per la crescita di uno stato socialista.
Anni 60’.
Una delle prime riforme varate dal governo brezhneviano consisteva nella soppressione dei comitati regionali dell’economia che appesantivano l’organizzazione e la pianificazione economica dell’Unione Sovietica. Nel giro di un anno questi comitati vennero soppressi totalmente.La seconda riforma di Brezhnev mirava a rafforzare l’industria pesante sovietica grazie a colossali investimenti per la creazioni di nuovi impianti e di kombinat.Nel giro di due anni dal 1966 al 1968 in tutto il territorio sovietico sorsero più di 50 enormi aree industriali. Solamente sugli Urali, principalmente nella zona di Ekatirinburg,vennero costruiti otto kombinat per la produzione di ghisa e acciaio grezzo,mentre nell’area di Tashkent e di Rybinsk e Chelabynsk furono montati enormi cantieri per l’estrazione di petrolio e gas naturale. Attorno a Leningrado furono inoltre costruiti enormi stabilimenti per il montaggio di vagoni ferroviari.
Grande importanza venne infine data alla produzione industriale per fini militari.
Attorno ad Orenburg ed Orol sorsero fabbriche che producevano semoventi d’artiglieria ed antiaerei, mentre intorno ad Ufa furono inaugurati enormi stabilimenti per la produzione di mezzi militari ad uso terreno come carri armati da combattimento ed assalto. A Vladivostok l’industria militare si concentrò sulla produzioni di navi militari corazzate e sottomarini a propulsione nucleare.In Siberia settentrionale e nei pressi di Novaja Zemlja furono sperimentati alla fine degli anni 60 i primi missili balistici intercontinentali che riuscivano a portare più di una testata atomica. Secondo fonti statunitensi il tasso di crescita industriale a fine dell’ottavo piano quinquennale fece un balzo del 8% rispetto agli ultimi dell’era khrusheviana.
Trascurata invece in questi anni fu l’industria leggera.Il piano Kosygin che aveva come obiettivo quello di traslare l’industria sovietica verso un’industria per la produzione di consumo di massa fu definitivamente accantonata.
Dimostrazione della sicurezza economica dell’Urss negli anni 60’ fu la fulminea ricostruzione della città di Tashkent colpita nel 1965 da un fortissimo terremoto che la distrusse completamente.
Di pari passo procedeva l’innovazione tecnologica e scientifica. Grandi passi in avanti si registravano nell’aeronautica sia civile che militare e nell’esplorazione spaziale.
L’Urss dal 1964 era riuscita a dotarsi di caccia e bombardieri supersonici,(ad esempio il Mig-31)capaci di annientare in poco tempo gli eserciti di tutti gli altri stati europei. Grandi passi faceva anche l’aviazione civile dato che dal 1966 al 1970 uscirono più di 20 nuovi modelli di aerei di linea prodotti da Tupolev e dalla Yakovlev. Tutte le maggiori città dell’Unione avevano grandi ed efficienti aeroporti sia commerciali che civili che garantivano la comunicazione tra Mosca e la restante parte del paese.
Il più grande successo della tecnologia sovietica fu però registrato nell’esplorazione spaziale.
Il Cremlino a partire dal 1965 riuscì ad inviare circa 10 navicelle spaziali con equipaggio umano nello spazio per delle esercitazioni in quanto così come gli Stati Uniti,Brezhnev’ mirava di mandare un modulo spaziale sulla Luna. Nel 1969, quando l’Apollo 11 atterrò con successo sulla Luna, gli Stati Uniti erano convinti oramai di aver vinto la competizione, ma le la felicità risultò prematura dato che nel 1970 l’Unione Sovietica riuscì ad inviare il ”Lunakhod” primo rover spaziale mai costruito nella storia dell’uomo che rimase operativo per molti anni prima di guastarsi.
Si calcola inoltre che il 20% degli scienziati sulla Terra avessero cittadinanza sovietica e negli anni 60’ molti di essi ricevettero il premio Nobel.
In conclusione, alla fine degli anni 60’ l’Urss aveva raggiunto il traguardo di seconda nazione più industrializzata del mondo e scientificamente progredita.

Analisi della situazione economica dell’Urss. –Anni 70’—
Negli anni 70’,mentre il mondo capitalista occidentale era alle prese con la prima crisi economica rimarcabile per le gravi conseguenze che ebbe su molti paesi europei(DDR esclusa), l’Unione Sovietica viveva un periodo di velocissimo sviluppo industriale.Ciò era in gran parte dovuto alla relativa tranquillità e stabilita che si era instaurata all’interno del Partito Comunista.
A metà degli anni 60’,deposto Khrushov’,il potere rimase nelle mani di Leonid Brezhnev che divenne de facto guida del Partito e del Paese.Con l’avvento di questi si cerco di dare al paese e alla sua economia nuovo impulso per il rilancio dell’economia che durante gli ultimi anni di governo khrusheviano,-nonostante i grandi traguardi raggiunti-conobbe la prima battuta d’arresto della storia.
Respinta la volontà di Kosygin di traslare l’industria sovietica da pesante a leggera, effettuate 3 importanti riforme economiche miranti ad una migliore pianificazione degli obiettivi da raggiungere e ad una più veloce comunicazione di necessità tra la rete di imprese esistenti,l’economia dell’Unione Sovietica (industria soprattutto) conobbe un boom ed una crescita paragonabili solo al periodo di governo di Stalin.
Priorità di sviluppo venne data senza alcun dubbio all’industria pesante.
Nel 1970 furono montati sul Don 3 importanti centri per la produzione di acido solforico e fertilizzanti chimici.Sugli Urali tra il 1972 ed il 1976 sorsero ben 7 enormi kombinat miranti alla produzione di acciaio,ghisa e altri metalli e leghe metalliche utili per l’edilizia.Negli stessi anni(1972-1976\77) avveniva la massiccia colonizzazione col conseguente sfruttamento delle terre vergini quali Siberia occidentale e Siberia orientale.Presso l’odierna Novosibirsk nacquero aree per l’estrazione di metalli preziosi e non,mentre poco più a nord vennero montati complessi per l’estrazione di petrolio.Furono infatti scoperti in Siberia immensi bacini sotterranei di petrolio e gas naturale che ancora oggi rappresentano grande fonte di ricchezza per la Federazione Russa.Altri kombinat metallurgici e siderurgici sorsero attorno al lago Bajkal attorno al 1976.Quest’ultime zone di produzione avevano dimensioni enormi,infatti il BMKKZ(Bajkalskij metallurghicheskij kombinat krastnoho znamenia) si estendeva su un territorio ampio quasi come l’intera Pianura Padana.Nello stesso periodo, in Siberia, si costruivano stabilimenti per la lavorazione e la produzione di prodotti chimici e farmaceutici.Attorno a questi stabilimenti nacquero di conseguenza nuovi centri abitati che nel corso di 4-5 anni divenivano città di dimensioni considerevoli.Si menzionano ad esempio “Elektrostal” o”Sibirskij Uljanovsk”.
Importante ruolo ebbe anche lo sviluppo di nuovi complessi di fabbriche per la produzione di macchinari adatti a lavoro pesante e alla realizzazione di opere edilizie.Questi complessi sorsero quasi contemporaneamente tra il 1975 ed il 1977 prevalentemente nelle maggiori città del paese come Mosca(Kluchovskij avtozavod),Leningrado(Leninskij avtozavod),Ekaterinburg(???),Orenburg(???),Stalingrado(Zavod 30zi let pobedi),Togliattigrad,Ufa,Kazan etc...
Di grande considerazione godeva e (avrebbe continuato a godere fino agli anni 90) il trattore sovietico,considerato in gran parte del Mondo come mezzo di altissima qualità ed efficienza.Stesso discorso va fatto per le altri mezzi destinati al lavoro agricolo come trebbiatrici,mietitrici,idroirrigatrici,autofertilizzatrici etc……
Notevolissima crescita ebbe anche la produzione di materiali edilizi quali cementi e glasse cementizie. Nel 1978 la produzione di cemento sovietica era due volte più grande di quella del Rego Unito,della Francia e delle due Germanie. Intorno a Mosca infine si svilupparono altre anelli industriali specializzati soprattutto nella produzione di acciaio e convogli ferroviari(Lenensije zavodi).
In numerose altre citta delle altre repubbliche socialiste,negli stessi anni sorgevano numerosi altri impianti industriali.A Kiev’ nel 1976 vennero ultimate le officine e le fabbriche per la costruzione e montaggio di velivoli sia destinati ad uso civile che a quello militare.Ad Osietievo si svilupparono industrie automobilistiche(qui venivano prodotte le mitiche Volghe e i Zaparozhdzi).A Minsk furono edificati attorno al 1976-1977 impianti per costruzione di tram,autobus,filobus,metrotreni e locomotive elettriche o disel. Altri complessi di fabbriche sorsero sul Don e sul Dnepr.
Analogo è il discorso per le repubbliche socialiste asiatiche dove lo sviluppo negli anni 70 si concentro sulla costruzione di impianti destinati alla produzione di energia.Grandi siti d’estrazione di gas naturale si aprivano nei pressi di Tashkent,Samarcanda e Khiva. Grandi dic
ghe per produzione di energia idroelettriche sorsero sull’alto corso del Chirciq e dell1Amurdarja. Grande fu infine lo sfruttamento del tristemente noto mare di Aral.Nel 1977 si verificò un gravissimo incidente in un kombinat per la lavorazione di cotone presso Bukhara che venne completamente bruciato a causa di un violento incendio che fu domato solo dopo 3 giorni grazie ad un massiccio intervento dell’esercito.
Gli anni 70 rappresentavano un periodo di espansione estremamente veloce dei grandi e medi centri abitati.Erano anni durante i quali il governo spendeva gran parte della ricchezza accumulata per cementificare ed elettrificare ulteriormente nuove e vecchie città in crescita.A Mosca per esempio dal 1971 al 1979 erano stati costruiti circa 17 quartieri che accoglievano in gran parte operai delle vicine industrie.Da ricordare è il quartiere residenziale “Troparyovo”.La risposta del governo e le classiche opere edilizie dell’epoca erano i classici palazzoni di 10-12 piani che accoglievano al loro interno oltre 500 famiglie.Contemporaneamente venivano edificati ampi spazi verdi,molte città si munivano di metropolitane e scali aerei.Le vie di comunicazioni terrestri venivano ristrutturate e modernizzate. Sorgevano ovunque nel territorio del paese nuove centrali nucleari(elettronucleari e termonucleari).Si ricordano quelle di Chelabinsk,Dubinovsk,Uralsograd e la tristemente famosa Pripyat’.
Non mi soffermerò molto sullo sviluppo dell’esercito,ma quello sovietico era considerato come il migliore sia per la mole di mezzi e prodotti militari sia per la qualità d’addestramento dei soldati.
Enorme sviluppo negli anni 70 ebbe la scienza ed ilo progresso tecnologico.Il buon andamento dell’economia sovietica permetteva lo sviluppo e la ricerca di nuove tecnologie e l’esplorazione di nuove branche della scienza.Da ricordare il clamoroso lancio e la buona riuscita del primo rover spaziale teleguidato mai cotruito artificialmente,ovvero il Lunakhod’.Negli anni 70(a metà di questi) iniziarono i lavori per il montaggio della stazione spaziale sovietica “MIR”.Ciò nonostante il numero di scienziati sovietici nominati al Nobel diminuì in modo sensibile rispetto ai periodi precedenti. I buoni risultati economici sovietici contribuirono anche allo sviluppo e al perfezionamento del sistema scolastico sovietico,considerato come il migliore nel mondo.L’Urss era infatti la nazione col maggior numero di specializzati del mondo. Il nono ed il decimo piano quinquennale(e l’undicesimo in misura minore) garantirono all’Urss crescita della ricchezza di quantità enorme.
Nel nono piano quinquennale il PIL(fonti sovietiche) crebbe del 9,4% rispetto all’ottavo piano,mentre nello stesso piano quinquennale la produzione industriale blazo del 32% rispetto al quinquennio precedente.
Il decimo piano quinquennale fede una leggera flessione del PIL(sempre fonti sovietiche) che si ferma all’8,7%,mentre la crescita della produzione industriale e del 34%. Proprio a causa di questi dati molti economisti occidentali cominciarono a chiedersi QUANDO e non SE l’economia sovietica avrebbe superato quella degli Stati Uniti.
 
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