Una canzone lirica composta da Vano Muradeli su testo del poeta A. Sobolev, che ricorda la liberazione del lager di Buchenwald (1945). La versione seguente è cantata dal grande baritono Sovietico Muslim Magomayev; il testo presentato costituisce la traduzione Italiana del componimento, realizzata sulla base della versione Tedesca. Un capolavoro di armonia e solennità, che incita l'umanità a ricordare i tragici effetti del nazismo, affinchè mai più un fenomeno tanto distruttivo possa ripresentarsi.
"Uomini della Terra, alzatevi un minuto e ascoltate, ascoltate. Risuona da ogni parte, rintocca a Buchenwald il suono della campana, il suono della campana. Si è levato, e rinforza il sangue devoto col suo suono di rame. Le vittime si sono levate dalle ceneri e sono risorte, sono risorte, sono risorte
Centinaia di migliaia bruciati vivi si dispongono in fila, una per una le colonne internazionali ci parlano, ci parlano Il suono vola, vola per il mondo intero ed echeggia angosciato nell'etere - Uomini della Terra, siate tre volte vigili, serbate la pace, serbate la pace serbate, serbate serbate la pace!"