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Disarmo

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Alaricus Rex
view post Posted on 29/7/2013, 13:36 by: Alaricus Rex

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Da Yuri Andropov, Sulla strada del socialismo, Mondadori, 1984, Disarmo, pp. 38-39:


Disarmo

Risposte di Yuri Andropov
alle domande del corrispondente della «Pravda»
(2 febbraio 1983)


Domanda: Come valuta l’appello del presidente degli Stati Uniti «ai popoli d’Europa», nel quale ha proposto che l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti firmino, alle condizioni americane, un accordo sulla soppressione dei missili di media gittata con base al suolo?
Y. Andropov: Prima di tutto devo dire con chiarezza che non c’è niente di nuovo nella proposta del presidente Reagan. Si tratta sempre – e tutte le agenzie d’informazione del mondo l’hanno notato immediatamente – della stessa «Opzione zero». Che essa sia a priori inaccettabile per l’Unione Sovietica, viene ora universalmente ammesso. In effetti, si può forse parlare seriamente di una proposta in base alla quale l’Unione Sovietica dovrebbe distruggere unilateralmente tutti i suoi missili a media gittata, mentre gli Stati Uniti e i loro alleati nord-atlantici conserverebbero tutti i mezzi nucleari di questa categorie di cui dispongono?
È proprio questa posizione non realista degli Stati Uniti che blocca, e questo è ben noto, qualunque progresso nei negoziati di Ginevra. Il fatto che il presidente degli Stati Uniti l’abbia appena ribadita testimonia solo una cosa: gli Stati Uniti non vogliono cercare un’intesa accettabile con l’Unione Sovietica e votano deliberatamente al fallimento i negoziati di Ginevra.
Ho già detto che l’Unione Sovietica non accetterà mai il disarmo unilaterale. Se si arriverà fino al punto di installare nuovi missili americani in Europa, noi risponderemo nel modo dovuto. Ma in questo caso non sarà una scelta nostra.
L’Unione Sovietica raccomanda un’altra via. Sarebbe meglio, e proprio ciò noi proponiamo, che non vi fossero nell’area europea armi nucleari, né a media gittata, né tattiche. Ma poiché gli Stati Uniti questo non l’accettano, siamo pronti a un accordo in virtù del quale l’Unione Sovietica non abbia in Europa più missili di quanti ne abbia attualmente la Nato. Nello stesso tempo si dovrebbe giungere a un’intesa sulla riduzione da ambo le parti, e sino a raggiungere la parità, del numero di aerei equipaggiati con armi nucleari a media gittata. Si otterrebbe così un’uguaglianza assoluta in materia di missili e di aerei; uguaglianza, si badi bene, a un livello molto più basso di quello attuale. L’Unione Sovietica è pronta a firmare un simile accordo che poggia sul principio della pari sicurezza. È pronto a firmarlo il presidente degli Stati Uniti?

Domanda: Il presidente degli Stati Uniti propone un incontro con lei per firmare l’accordo di cui parla. Che cosa può dire a questo riguardo?
Y. Andropov: Abbiamo sempre pensato e continuiamo a pensare che gli incontri al vertice abbiano un’importanza particolare per la soluzione dei problemi complicati. Da qui il nostro atteggiamento serio e ponderato nei loro confronti.
Non è questione per noi di giochi politici o propagandistici. Un incontro tra i dirigenti dell’Unione Sovietica e degli Stati Uniti, volto a trovare soluzioni accettabili per entrambi dei problemi sul tappeto e a promuovere le relazioni tra i nostri due paesi, sarebbe utile tanto all’Unione Sovietica e agli Stati Uniti, che all’Europa e a tutto il mondo.
Dal momento che il presidente degli Stati Uniti pone, come condizione per l’incontro, l’adesione da parte dell’Unione Sovietica a una soluzione inaccettabile a priori del problema degli armamenti nucleari in Europa, siamo costretti a prendere atto della scarsa serietà con cui il gruppo dirigente americano affronta il problema di un incontro al vertice. Non possiamo che dolercene.

Edited by Andrej Zdanov - 29/7/2013, 16:45
 
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