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Marx ed Engels sull’insurrezione, Stalin

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view post Posted on 21/10/2012, 12:42

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Da Stalin, Opere Complete, vol. 1, Edizioni Rinascita, Roma, 1955, Marx ed Engels sull’insurrezione, pp. 277-282:


MARX ED ENGELS SULL’INSURREZIONE
(Luglio 1906)

Testo pubblicato in lingua georgiana come articolo firmato Koba sul n. 19 di Akhali Tskhovreba (La vita nuova) quotidiano bolscevico di Tiflis che uscì dal 20 giugno al 14 luglio 1906 sotto la direzione di Stalin.


Il menscevico N. Kh. sa che la fortuna arride agli audaci e... osa accusare ancora una volta i bolscevichi di blanquismo1 (Simartle,2 n. 7). Certo, in questo non v’è nulla di sorprendente. Gli opportunisti tedeschi Bernstein e Vollmar da molto tempo chiamano Kautsky e Bebel blanquisti. Gli opportunisti francesi Jaurès e Millerand da molto tempo accusano Guesde e Lafargue di blanquismo e di giacobinismo.3 Ciononostante, tutto il mondo sa che Bernstein, Millerand, Jaurès e altri sono opportunisti, che essi tradiscono il marxismo, mentre Kautsky, Bebel, Guesde, Lafargue e altri sono marxisti rivoluzionari. Che cosa c’è di sorprendente se gli opportunisti della Russia e il loro seguace N. Kh. imitano gli opportunisti d’Europa e ci chiamano blanquisti? Ciò significa soltanto che i bolscevichi sono, come Kautsky e Guesde, marxisti rivoluzionari.
Qui potremmo terminare il colloquio con N. Kh. Ma egli “approfondisce” la questione e cerca di dimostrare la sua tesi. Quindi non l’offenderemo e staremo ad ascoltare.
N. Kh. non è d’accordo con la seguente opinione dei bolscevichi: “Diciamo4 che il popolo delle città è imbevuto di odio verso il governo,5 esso può sempre insorgere e combattere se si presenta l’occasione. Ciò significa che quantitativamente noi siamo già pronti. Ma questo è ancora insufficiente. Perché l’insurrezione sia vittoriosa è necessario stabilire in precedenza il piano della lotta, elaborare in precedenza la tattica di combattimento, è necessario avere reparti organizzati, ecc.” (Akhali Tskhovreba, n. 6).
N. Kh. non è d’accordo con questo. Perché? Perché questo, secondo lui, è blanquismo. E così N. Kh. non vuol avere né una “tattica di combattimento”, né “reparti organizzati”, né un’azione organizzata: tutto ciò, a quanto pare, non è essenziale, è superfluo. I bolscevichi dicono che il solo “odio verso il governo è insufficiente”, che è “insufficiente” la sola coscienza, che bisogna anche avere “reparti e tattica di combattimento”. N. Kh. respinge tutto ciò dicendo che è blanquismo.
Ricordiamocene e andiamo avanti.
A N. Kh. non piace il seguente pensiero di Lenin: “Noi dobbiamo far tesoro dell’esperienza fatta nelle insurrezioni di Mosca, del Donez, di Rostov e delle altre insurrezioni, diffondere questa esperienza, preparare tenacemente e pazientemente nuove forze di combattimento, istruirle e temprarle in una serie di azioni partigiane di combattimento. La nuova esplosione non avverrà forse ancora in primavera, ma essa avverrà e con ogni probabilità non è troppo lontana. Noi dobbiamo affrontarla armati, militarmente organizzati, capaci di operazioni offensive risolute” (Partinye Izvestia).6
N. Kh. non è d’accordo con questo pensiero di Lenin. Perché? Perché questo, vedete un po’, è blanquismo!
Quindi secondo N. Kh. risulta che noi non dobbiamo “far tesoro dell’esperienza fatta nell’insurrezione di dicembre” e non dobbiamo “diffonderla”. In realtà l’esplosione s’approssima, ma secondo N. Kh. non dobbiamo “affrontarla armati”, non dobbiamo prepararci ad “operazioni offensive risolute”. Perché? Perché, verosimilmente, disarmati e impreparati vinceremo più presto! I bolscevichi dicono che ci si può attendere l’esplosione e che perciò è nostro dovere prepararci ad essa sia dal punto di vista della coscienza che dal punto di vista dell’armamento. N. Kh. sa che l’esplosione è probabile, ma tranne l’agitazione verbale non ammette altro e dubita perciò della necessità dell’armamento, lo ritiene superfluo. I bolscevichi dicono che è necessario immettere coscienza e organizzazione nell’insurrezione, che è iniziata in modo spontaneo e disunito. N. Kh. non riconosce neppure questo: vedete un po’, è blanquismo. I bolscevichi dicono che a un momento determinato sono necessarie “operazioni offensive risolute”. A N. Kh. non piacciono né la decisione né le operazioni offensive: tutto questo, vedete un po’, è blanquismo.
Ricordiamo tutto ciò e vediamo quale era l’atteggiamento di Marx ed Engels verso l’insurrezione armata.
Ecco che cosa scriveva Marx dopo il 1850: “Una volta incominciata l’insurrezione, si deve agire con la più grande decisione, passare all’offensiva. La difensiva è la morte di ogni insurrezione armata... Bisogna sorprendere gli avversari mentre le loro forze sono disperse e avere dei nuovi successi, sia pure piccoli, ma ogni giorno; bisogna conservare l’ascendente morale datovi dalla prima sollevazione vittoriosa; raccogliere così attorno a voi quegli elementi vacillanti, che seguono sempre la spinta più forte e si schierano sempre dalla parte che ha dei successi. Dovete costringere il nemico a ritirarsi prima che abbia potuto riunire le sue forze contro di voi. Insomma, seguite le parole di Danton, il più grande maestro di tattica rivoluzionaria finora conosciuto: De l’audace, de l’audace, encore de l’audace” (Saggi storici di K. Marx, pag. 95).7
Così parla il più grande dei marxisti, Karl Marx.
Come vedete, secondo Marx, chi vuole la vittoria dell’insurrezione deve prendere la via dell’offensiva. Ma noi sappiamo che chi prende la via dell’offensiva deve avere armamento, cognizioni militari e reparti addestrati: senza questo l’offensiva è impossibile. Per quanto riguarda le audaci operazioni offensive, esse, secondo Marx, sono la carne e il sangue di ogni insurrezione. N. Kh., invece, deride sia le audaci operazioni offensive sia la politica dell’offensiva sia i reparti organizzati sia la diffusione delle cognizioni militari; tutto questo, vedete un po’, è blanquismo! Ne consegue che N. Kh. è marxista e Marx blanquista! Povero Marx! Potesse egli levarsi dalla tomba e ascoltare il balbettio di N. Kh.!
E che cosa dice Engels dell’insurrezione? Engels, in un passo di un suo opuscolo, parlando, in polemica con gli anarchici, dell’insurrezione spagnola, dice: “La sollevazione, anche se cominciata in modo irriflessivo, aveva sempre grandi probabilità di successo, a condizione che fosse diretta con un po’ di buon senso, sia pure alla maniera delle rivolte militari spagnole, nel corso delle quali la guarnigione di una città si solleva, si dirige verso una città vicina, trascina con sé la guarnigione di questa città, già guadagnata alla causa in precedenza e ingrossando come una valanga, avanza verso la capitale, finché un combattimento favorevole o il passaggio agli insorti delle truppe inviate contro di essi determina la vittoria. Questo metodo era particolarmente applicabile in questo caso. Gli insorti erano dappertutto organizzati da molto tempo in battaglioni di volontari (udite, compagni, Engels parla di battaglioni!) con una disciplina a dir il vero molto debole, ma certo non inferiore a quella del vecchio esercito spagnolo, in gran parte sbandato. Le sole truppe sulle quali il governo poteva contare erano i gendarmi (guardias civiles) e questi erano sparsi per tutto il paese. Innanzitutto si doveva quindi impedire il concentramento dei gendarmi: e ciò poteva farsi soltanto iniziando l’offensiva e avventurandosi in campo aperto... (attenzione, attenzione, compagni!). E se si voleva vincere non c’era altro mezzo...”. Più avanti, Engels rimprovera i bakuninisti di aver elevato a principio ciò che si sarebbe dovuto evitare: “la dispersione e l’isolamento delle forze rivoluzionarie, che permetteva alle stesse truppe governative di schiacciare una rivolta dopo l’altra” (I bakuninisti al lavoro di F. Engels).8
Così parla il noto marxista Federico Engels... Battaglioni organizzati, politica dell’offensiva, organizzazione dell’insurrezione, unione delle diverse insurrezioni: ecco che cosa è indispensabile, secondo Engels, per la vittoria dell’insurrezione.
Ne consegue che N. Kh. è marxista ed Engels è blanquista! Povero Engels!
Come vedete, N. Kh. non conosce le idee di Marx e di Engels sull’insurrezione.
E questo non sarebbe ancora nulla. Noi affermiamo che la tattica proposta da N. Kh. svaluta e nega di fatto l’importanza dell’armamento, dei reparti rossi e delle cognizioni militari. Questa è la tattica dell’insurrezione disarmata. Questa tattica ci spinge alla “sconfitta di dicembre”. Perché a dicembre9 non avevamo armi, reparti, cognizioni militari, ecc.? Perché nel partito era molto diffusa la tattica dei compagni somiglianti a N. Kh...
Ma il marxismo e la vita reale smentiscono concordemente una simile tattica disarmata.
Così parlano i fatti.


NOTE

1. Seguaci di L.A. Blanqui (1805-1881), uno dei capi della rivoluzione francese del 1848. Passò gran parte della sua vita in carcere.

2. Simartle (La verità), quotidiano politico letterario dei menscevichi georgiani. Uscì a Tiflis nel 1906.

3. I giacobini, gruppo rivoluzionario durante la grande Rivoluzione francese che teneva le proprie riunioni a Parigi nell’ex convento dei domenicani o “giacobini” in rue Saint-Honoré. Di tendenza radicale, i giacobini avevano come massimi dirigenti Robespierre, Saint-Just e Marat.

4.* Qui N. Kh. ha sostituito alla parola “diciamo” la parola “quando”, ciò che muta alquanto il significato.

5.* Qui N. Kh. ha omesso le parole “verso il governo” (Akhali Tskhovreba, n. 6).

6. La citazione è presa dall’articolo di Lenin, La situazione attuale della Russia e la tattica del partito operaio (Opere, vol. 10), pubblicato la prima volta sul n. 1 del 7 febbraio 1906 di Partinye Izvestia (Notizie del partito), organo del Comitato centrale unificato del POSDR, di cui uscirono clandestinamente due numeri a Pietroburgo alla vigilia del quarto congresso del partito.

7. K. Marx-F. Engels, Rivoluzione e controrivoluzione in Germania (1852), in Opere complete, vol. 11.

8. F. Engels, Die Bakunisten an der Arbeit, pubblicato nel Volksstaat, 31 ottobre, 2 e 5 novembre 1873.

9. Nel dicembre 1905 scoppiò l’insurrezione armata di Mosca, che segnò il punto culminante della prima rivoluzione russa.

Edited by Andrej Zdanov - 21/10/2012, 14:04
 
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